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Brundle pensa che la Ferrari debba cambiare rotta: "Ne hanno bisogno".

3 dicembre 2022 A 11:50
Ultimo aggiornamento 3 dicembre 2022 A 15:41
  • GPblog.com

Martin Brundle si chiede se la Ferrari abbia il piano giusto ora che Mattia Binotto si è dimesso. L'analista di Sky Sports ha partecipato a un evento della Guild of Motoring Writers dove, ai microfoni di Autosport, gli è stato chiesto di esprimere la sua opinione sulla situazione della Ferrari.

Binotto ha lasciato la guida della Ferrari poco dopo la fine della stagione. Da tempo circolava la voce che le due parti si sarebbero separate. Alla fine, è stato lo stesso Binotto a risolvere la situazione in quanto, a quanto pare, non si sentiva fidato dei vertici della Ferrari.

Le possibilità della Ferrari per il prossimo anno dipenderanno enormemente dal successore di Binotto, ma soprattutto dalla rapidità con cui questa persona potrà entrare in gioco e iniziare a dare forma alla squadra. Per sua stessa ammissione, la Ferrari non vuole nominare un successore prima del nuovo anno, ma Brundle ritiene che sia una scelta strana.

"Hanno perso il loro direttore tecnico e il loro team principal, quindi a meno che non abbiano qualcuno di molto, molto bravo per sostituirlo subito, sembra tutto un po' strano", ha spiegato l'analista di Sky Sports. "Alla Ferrari non si lavora solo per una squadra, ma per un intero paese".

L'attenzione italiana ostacolerebbe la Ferrari

La Ferrari sta cercando di tornare ai vertici da anni, ma non vince un titolo dal 2008. Secondo Brundle, ciò è dovuto principalmente all'approccio che la scuderia adotta nel plasmare la squadra.

"Vogliono qualcuno che parli italiano. E credo che il problema sia che, se si pensa all'ultimo successo, avevano un francese come Jean Todt, un inglese come Ross Brawn, un sudafricano come Rory Byrne e così via. Forse è di questo che hanno bisogno di nuovo, qualcosa del genere: persone che non siano completamente esposte ai media italiani di tutti i giorni".